Tra bit e maschere
Sono Paolo, esploratore del confine tra umano e macchina, tra logica ed emozione.
Ogni giorno indossiamo maschere per rapportarci agli altri e al mondo. Sono filtri, ruoli, identità mutevoli che ci proteggono e ci nascondono, ma che al tempo stesso svelano parti profonde di noi stessi.
”Tra bit e maschere” è una ricerca visiva sul destino dell’identità nell’era digitale.
Io immagino un futuro in cui umanità e l'IA non saranno più entità separate, ma un unico organismo sensibile, capace di generare nuove forme di coscienza ed estetica.
Pittura, fotografia e intelligenza artificiale si intrecciano per dare forma a volti frammentati, memorie ricostruite, maschere che rivelano più di quanto nascondono. Non è un archivio d’immagini, ma un rito di metamorfosi.
Non si tratta di scegliere tra umano e artificiale, ma di accettare che diventeremo qualcos'altro.